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Arcugnano

Come arrivare: prendere l'autostrada A4 VE-MI, uscita Montecchio Maggiore e seguire le indicazioni per Brendola - Lonigo

TORRE PENTAGONALE

TORRE PENTAGONALE

TORRE PENTAGONALE

Torre pentagonale del X secolo, a pianta irregolare; dà il nome alla contrada di Torri di Arcugnano; secondo alcune testimonianze del Seicento e primi dell'Ottocento dovevano esistere due torri di controllo e avvistamento, affiancate nelle due quote del monte Crocetta che domina la Val di Burra e la Valle della Fontega sedi del grande lago di Lòngara, ipotesi avvalorata anche da antiche mappe che rappresentano, in loco, due torri. Lo stile è grezzo: il basamento è a blocchi di pietra lavorata a cubo verso il vertice la costruzione è a materiale misto oltre alla pietra troviamo il laterizio intervallati a fila orizzontali. Recentemente è stata posta una croce il ferro sulla sommità del manufatto. La situazione conservativa è grave e bisognosa di restauro conservativo.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA NEVE E DI SAN ROCCO

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA NEVE E DI SAN ROCCO

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA NEVE E DI SAN ROCCO

Chiesa di Santa Maria della Neve e di San Rocco del XVI secolo. Le forme esterne della chiesa odierna sono principalmente cinquecentesca. Ma il sacello è già esistente, secondo documenti, alla fine del Duecento. Dapprima dedicata alla Madonna della Neve (documenti del 1418-1443), e dopo la peste "manzoniana" del 1630, fu ridedicata a San Rocco, al quale va la devozione delle vittime delle epidemie. La chiesa è attorniata da un recinto in muratura, comprendente l'antico cimitero, e dominata da un piccolo campanile intradosso.

EREMO DI SAN FISE

EREMO DI SAN FISE

Il luogo fu abitato, secondo una testimonianza riportata dal Maccà, fin dai tempi dei Romani, ma fu nel XVI secolo che visse il suo momento di maggior fama, quando, fra il 1583 e il 1586, vi soggiornò padre Antonio Pagani, fondatore della Compagnia dei Fratelli della Croce, detti Margheritoni. Il religioso si trasferì qui a vivere in eremitaggio accanto ad un'antica chiesa dedicata ai S.S. Felice e Fortunato. La tradizione racconta che grandi moltitudini di persone, la domenica, accorrevano alla messa celebrata dal Pagani, tanto da dover essere officiata all'aperto; molti contadini rimanevano in quel luogo per tutta la giornata e poi vivevano felici e sereni per tutta la settimana.

ORATORIO DI SAN GAETANO

ORATORIO DI SAN GAETANO

Oratorio di San Gaetano del 1790, presso la Contrada Sacco, in stile neoclassico accorpato ad un altro edificio, e con il piano rialzato adibito ad attico. resta soltanto le mura perimetrali e la facciata esterna, poiché oggi è la portineria di un albergo.

ORATORIO DI SAN PIETRO detto DEGLI ZANCHI

ORATORIO DI SAN PIETRO detto DEGLI ZANCHI

ORATORIO DI SAN PIETRO detto DEGLI ZANCHI

Tel. 0444.550258– 0444.270142 (Casa privata con le chiavi)
Visitabile solo su richiesta. Ingresso: offerta libera.

Oratorio di San Pietro del 1706, presso la Contrada Zanchi, piccolo gioiello barocco, nella accezione classicheggiante vicentina, l'aula è quadrangolare, decorata da numerose stature in pietra di Vicenza o dei Berici. La facciata presenta un timpano mistilineo arrotondato e appiattito nel vertice, coronato da tre statue poste simmetricamente, al centro della parete si apre un rosone trilobato che richiama il trifoglio, che lascia intravedere all'interno un gruppo scultoreo chiamato il "Presepe" (vedi sotto "scultura"). Il portale è sormontato da un timpano ad arco spezzato, al centro del quale vi è un gruppo scultoreo. Bisognoso di restaturo.

VILLA CALVI

VILLA CALVI

VILLA CALVI

Il complesso architettonico conserva l'assetto tipico della villa rurale settecentesca con un corpo padronale, la barchessa e l'oratorio privato dedicato alla Sacra Famiglia. La facciata della villa, divisa in sette intercolunni, si apre in una spaziosa loggia al primo piano. All'interno restano tracce di un ciclo di affreschi del '700 raffigurante la vita rurale. La cappella, costruita dalla famiglia Calvi nel 1752, è costituita da un'unica aula a pianta quadrata.

VILLA MONTANARI

VILLA MONTANARI

VILLA MONTANARI

Villa Montanari 1806 circa - 1857 Dal punto di vista architettonico ci troviamo dinanzi ad un neoclassicismo ottocentesco, che risente influenze neopalladiane, frequenti in opere di architetti settecenteschi veneti e soprattutto vicentini, che si riprendono nella struttura simmetrica e nei materiali economici (laterizio e pietra di Vicenza intonacati). Il corpo centrale presenta, al piano nobile, tre finestre balaustrate intervallate da due lesene ioniche, alle estremità del corpo medesimo le troviamo accoppiate. Nelle ali il ritmo che contraddistingue la facciata è mantenuto dallo stesso numero di finestre per porzione, sormontate da timpani ad arco o triangolari che vengono intervallati, citando ad esempio le opere michelangiolesche del palazzo del Campidoglio a Roma. All'interno, al piano terra si è accolti da un ampio atrio affrescato a monocromi e da possenti colonne di mattoni intonacate, i pavimenti sono a tarsia. Nell'ampio cortile antistante si trovavano, come testimoniano carte topografiche dell'epoca napoleonica (1806), altri edifici, sull'architrave è impressa una data "MDCCCLVII" (1857), e il restauro del manufatto ad opera del proprietario Teofilo Montanari.

VILLA NORDERA E LA CHIESA DI SANTA MARGHERITA

VILLA NORDERA E LA CHIESA DI SANTA MARGHERITA

Il complesso ora è una casa di cura, ma nel XVI secolo era sede della Compagnia dei Fratelli della Croce, fondata da padre Pagani. Detti religiosi erano anche chiamati Margheritoni dall'antica chiesa di Santa Margherita accanto alla quale costruirono il loro convento. La piccola chiesa, che probabilmente risale al XIV secolo, è preziosa per il suo ciclo di affreschi di Battista da Vicenza che li eseguì verso il 1420. Sempre annessa alla proprietà di Villa Nordera è la Cappella di Santa Croce, che conserva al suo interno alcune statue marmoree attribuite al Marinali.

VILLA SALVIATI

VILLA SALVIATI

VILLA SALVIATI

Via Torri, 19
36057 Arcugnano (VI)
Tel: 0444.241174

La villa è risalente alla fine del XVIII secolo; nel suo assetto attuale, risulta quale esito dell’ampliamento e della fusione di due edifici contigui, un tempo distinti, realizzata tra il 1809 ed il 1830. Il complesso si compone di un corpo padronale di tre piani, affiancato da barchesse porticate, che si allungano seguendo l'andamento curvilineo della strada, su cui prospetta il fronte nord; a sud si estendeva il giardino, oggi utilizzato come spazio pubblico lastricato

APERTURA: Oggi la villa è sede municipale. Possibilità di visita durante gli orari di apertura degli uffici