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Zovencedo

Come arrivare: Autostrada A4 VE-MI. Uscire a Montecchio e percorrere verso sud la bella strada pedecollinare che porta a Lonigo (11.6 km). Da Vicenza prendere per Montecchio e proseguire verso sud per Zovencedo. Dalla Riviera Berica, dopo Ponte di Barbarano voltare a destra per Orgiano e quindi a destra per Grancona; percorrendo tutta la Val Liona salire per Zovencedo (19.8 km). Strada panoramica: da Vicenza prendere per Monte Berico la provinciale Dorsale dei Berici (16.4 km)

IL CASTELLO

IL CASTELLO

IL CASTELLO

Via Molinetto
36020 Zovencedo (VI)

I ruderi dell’antica costruzione sono conservati all’interno di una proprietà privata e si può ancora ammirare la possente torre e le mura degli edifici che dovevano sorgere all’interno del perimetro del castello che, a quanto si può vedere, doveva essere di notevoli proporzioni. Il castrum di Zovencedo è citato per la prima volta nel diploma imperiale di Federico I del 1158, fra gli altri castelli che il vescovo di Vicenza possedeva. Non si conosce molto della storia di questo importante sito archeologico: le fonti storiche ne testimoniano l’uso fino almeno al XV sec., quando al suo interno sorgeva la Casa del Comune.

LA CASA RUPESTRE "LA SENGIA"

LA CASA RUPESTRE

LA CASA RUPESTRE "LA SENGIA"

Il territorio di Zovencedo, soggetto a fenomeni di carsismo, presenta numerose grotte, in alcune delle quali sono state trovate testimonianze di una antica occupazione da parte dell'uomo. Dapprima usate come eremi o luoghi religiosi, divennero poi abitazioni, usate sino a non molti anni fa. Alcune grotte presentano ancora le tracce del muro che le chiudeva verso l'esterno, altre hanno addirittura una più articolata suddivisione interna degli ambienti, altre ancora sono state costruite a ridosso di alcune cavità delle vecchie "priare" e sono ancora oggi utilizzate dai proprietari come cantine. Una delle più importanti testimonianze di casa rupestre la ritroviamo nella cosiddetta "Sengia", ricavata all'imboccatura di un'antica cava di pietra ed abitata fino agli anni '60 da una famiglia molto numerosa. L’edificio, ricavato presso l’imbocco di una cava di pietra, è stato abitato fino agli anni Sessanta. Costituisce, assieme alle Case Cisco a Costozza e al Sengio de Bruche a Grancona, uno dei rari esempi, che ancora noi possiamo ammirare nei Berici, di abitazioni ricavate nelle parete rocciose.