BRENDOLA
Come arrivare: prendere l'autostrada A4 VE-MI, uscita Montecchio Maggiore e seguire le indicazioni per Brendola - Lonigo
CHIESA DI MADONNA DEI PRATI
CHIESA DI MADONNA DEI PRATI
Via Madonna dei Prati
36040 Brendola (VI)
Complesso costituito da chiesa, campanile, chiostro e canonica, ha sicuramente una storia molto antica. Stando ai ritrovamenti archeologici in loco, potrebbe aver sostituito un tempietto dedicato a una divinità delle acque o della caccia. La primitiva chiesetta nel 1606 venne incorporata in un edificio più grande e affidata ai frati Carmelitani che vi rimasero fino al 1658. La chiesa fu inseguito retta da sacerdoti secolari. Dal 1950 è diventua parrocchia. Di particolare interesse il soffitto ligneo dipinto a lacunari e l'imponente altare maggiore ornato da sculture. Ai lati delle pareti del presbiterio si trovano due dipinti di Francesco Maffei. All'interno dell'antica chiesa è possibile ammirare anche uno stucco, rappresentante una madonna con bambino. Agli inizi del Seicento la chiesetta visse un momento di gloria, proprio grazie a tale stucco, al quale i fedeli attribuivano poteri miracolosi.
APERTURA:
Visitabile su prenotazione contattando Pro Loco Brendola.
Tel: 0444.601098
Sito Web: www.prolocobrendola.it
CHIESETTA REVESE
CHIESETTA REVESE
Via Revese
36040 Brendola (VI)
Costruita intorno al 1490 dalla famiglia Revese (che aveva a Brendola un'importante villa, di cui oggi rimane soltanto una torre), è un vero gioiello d'architettura sacra vicentina del primo Rinascimento. Dedicata a Santa Maria Annunciata, presenta un'elegante facciata trilobata arricchita di pregevoli elementi lapidei di raffinata fattura. I pregevoli affreschi all'interno sono attribuiti al pittore vicentino Giovanni Buonconsiglio, artista formatosi sugli esempi della pittura veneziana del Quattrocento.
APERTURA:
Visitabile su prenotazione. L'oratorio è aperto in occasione di manifestazioni paesane e ogni prima domenica del mese da aprile ad ottobre dalle 10 alle 12. Ingresso libero
CHIESA DI SAN MICHELE
CHIESA DI SAN MICHELE
Via Papa Pio XII
36040 Brendola (VI)
Riconoscibile per i colori della facciata, risale al 1852. Il portone d'ingresso è sormontato da un bassorilievo raffigurante S. Michele che fulmina il drago. L'interno è suddiviso in tre navate, è dominato dall'altare maggiore di stile neogotico, ricco di frastagli e cornici. Dietro l'altare è collocata una pala ad olio raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, eseguita da Girolamo Dal Toso nel 1528.
APERTURA: Visitabile su prenotazione contattando la Pro Loco Brendola.
Tel: 0444.601098
Sito Web: www.prolocobrendola.it
CHIESA DI SANTO STEFANO
CHIESA DI SANTO STEFANO
Via Carbonara, 30 (località Vò)
36040 Brendola (VI)
Non esistono documenti certi che indichino la data di costituzione di una chiesa presso la comunità di Vò. Come la vediamo oggi, risale al 1881, poi ampliata e dotata di campanile e oratorio durante i primi decenni del Novecento. Oggi la chiesa presenta una pianta a croce latina a tre navate. Oltre all'altare maggiore c'è l'altare di Sant'Antonio, della Beata Vergine Assunta e di Santa Bertilla. Si possono osservare poi il rosone del Professor Modolo e il sottostante dipinto raffigurante la copia della pala del Maganza dedicata a Santo Stefano.
APERTURA:
Visitabile su richiesta contattando la Pro Loco Brendola.
L'INCOMPIUTA
L'INCOMPIUTA
Via Carbonara
36040 Brendola (VI)
In un tempo in cui il campanilismo a Brendola era molto aspro, i quattro parroci di Brendola costituirono nel 1926 un comitato per costruire una nuova chiesa atta ad unire tutti i brendolani sotto un unico campanile centrale (anche geograficamente). Il 14 ottobre 1928 il vescovo Rodolfi giunse al Cerro, l'area acquistata per la costruzione, dando il suo benestare per l'avvio dei lavori. Sotto il progetto dell'architetto Fausto Franco si posò la prima pietra il 3 ottobre 1931 e da subito il progetto si servì dell'unione delle forze di molti brendolani di ogni frazione, rigorosamente volontari, usando le pietre del Monte Comunale e la sabbia del Guà. I lavori si bloccarono con lo scoppio della seconda guerra mondiale senza più essere ripresi.
Visitabile esternamente
VILLA ANGUISSOLA
VILLA ANGUISSOLA
Via Scarantello, 4 (località Valle)
36040 Brendola (VI)
L'antica villa che sorge ai margini della contrada Valle fu eretta dagli Anguissola, famiglia che si spense nell'Ottocento. L'edificio assunse la volumetria attuale nel Cinquecento, ma l'aspetto che si può vedere oggi è dovuto ad interventi settecenteschi. Il complesso è contornato da un muro di cinta, opera di Ottavio Bruto Revese, comprende anche le cantine, un forno, la barchessa e piccole costruzioni per ospitare i braccianti.
VILLA PIOVENE oggi sede municipale
VILLA PIOVENE oggi sede municipale
Piazza G. Marconi, 1
36040 Brendola (VI)
Tel. 0444.406567
Definita dal Cevese "la più elegante tra quelle sorte nel territorio vicentino durante l'età gotica". Presenta cinque archi sotto e sei sopra: più larghi i primi su colonne più alte, tutte con grosso capitello. Il muro si presenta massiccio, con spessore notevole, le colonne sono poste a reggerne la spinta vigorosa. Una robusta torre, senz'altro di epoca precedente, dove si apre una graziosa finestra trilobata gotica si affianca alla loggia, offrendo un esempio di architettura feudale abbinata ad una residenza rurale, che ricalca modelli architettonici presenti in città. Nella sala consigliare ospita il museo archeologico dove è esposto parte del materiale trovato nella zona, risalente all'età del bronzo.
APERTURA: durante orario apertura degli uffici.
VILLA VALLE detta "CASAVALLE"
VILLA VALLE detta "CASAVALLE"
Via Casavalle, 7
36040 Brendola (VI)
Tel: 0444.400813
Si tratta di un complesso comprendente più edifici. La villa presenta caratteristiche seicentesche e contiene un grande salone decorato a stucchi e con tele d'epoca. Accanto alla villa sorge la chiesetta della Madonna Assunta, una barchessa e una colombara.
APERTURA:
Visitabile su prenotazione
ROCCA DEI VESCOVI o CASTELLO DI BRENDOLA
ROCCA DEI VESCOVI o CASTELLO DI BRENDOLA
Via Rocca dei Vescovi (strada dei Monti Comunali)
36040 Brendola (VI)
La data di costruzione dell'edificio è di controversa attribuzione, sicuramente risulta antecedente l'anno mille e potrebbe essere stata edificata su preesistenze di epoca romana. In epoca medioevale, il castello fu teatro di assedi e diversi cambii di proprietà, fino al passaggio degli eserciti della Lega di Cambrai (1509) quando il generale Bartolomeo d'Alviano ne ordinò la distruzione affinchè non finisse in mani spagnole, tedesche o di altri nemici della Repubblica veneziana.